Lualdi Los Angeles

Unicità, impatto, esperienza e identità del marchio sono le parole chiave per avere successo negli Stati Uniti.

Lualdi, presente sul territorio da circa vent’anni con gli showroom di New York e Miami, consolida la rete distributiva con la recente relocation dello spazio di Miami e con l’apertura del flagship store di Los Angeles, situato nel cuore di West Hollywood.

Lo spazio espositivo, concepito da Piero Lissoni, è coerente con la filosofia progettuale degli altri showroom monomarca internazionali del brand e narra la progettualità dell’azienda attraverso i prodotti e le finiture che ne contraddistinguono il know-how tecnologico e artigianale.

La decisione di aprire uno spazio diretto a Los Angeles, cuore pulsante del mercato del lusso californiano, risponde alla crescita esponenziale che l’azienda ha registrato in tutta la West Coast. Vogliamo mettere a disposizione di architetti, designer e investitori un servizio di project management dedicato in fase di specifica e raccontare a tutti gli stakeholder il concetto di abitare secondo Lualdi

– Alberto Lualdi.

 

Lualdi Los Angeles

8784 Beverly Blvd, West Hollywood – CA 90048
Contact Info: infola@lualdi.us
+1 310 7347088

Lualdi apre a Londra

Lualdi rafforza la strategia di internazionalizzazione inaugurando il nuovo spazio monomarca di Londra, in occasione del London Design Festival, in programma dal 16 al 24 settembre 2023.

Lualdi è presente in UK dagli anni ’90 con progetti nei settori dell’hospitality, dell’office e degli spazi pubblici, che hanno garantito al brand la costruzione di un saldo posizionamento sul territorio.

La decisione di aprire uno spazio di proprietà a Londra si inserisce dunque in una più ampia strategia di consolidamento, finalizzata ad assicurare agli studi di architettura un servizio di project management diretto e tailor-made in fase di specifica.

18 SETTEMBRE 2023

Londra è anche un hub strategico fondamentale per intercettare nuove opportunità, sia a livello locale – per il grande potenziale progettuale ancora inespresso in ambito residenziale privato – che internazionale.

Lualdi ha scelto il quartiere di Fitzrovia per la nuova apertura. Conosciuto per la sua vivace scena artistica e culturale, nonché per la sua ricca storia, oggi Fitzrovia rispecchia il carattere innovatore di Lualdi: è un quartiere in costante evoluzione e fermento, vivace, cosmopolita e ricco di stimoli.

Dallo spazio inteso come luogo di racconto prende vita il concept studiato dall’architetto Piero Lissoni, Art Director dell’azienda:  “Lo showroom di Londra è in linea con l’idea di vetrina che stiamo piano piano sviluppando con Lualdi nel mondo. È come se fosse un catalogo “fisico”, illustrato dal susseguirsi labirintico di ambienti, di porte che ti portano in altre stanze…  Le porte sono il punto di accesso ad un piccolo mondo.”

L’allestimento interpreta l’anima più contemporanea e internazionale dell’azienda e trasforma il cuore dello spazio in una scenografia dinamica, dove i sistemi scorrevoli Shoin, L7, Skye, Koan connotano e connettono gli ambienti, che cambiano forma con un semplice gesto.

Fanno da cornice proposte di porte a battente dalle matericità più marcate come Altaj, nelle versioni Chocolat e pelle intrecciata; di impronta più tradizionale, come Avenue, Filo55 e l’iconica Rasomuro; porte certificate Filorei e Rasorei.

“Abbiamo pensato al nuovo showroom come ad una vetrina internazionale sui prodotti e sulla filosofia dell’azienda – racconta Pierluigi Lualdi, CEO di Lualdi. Più che uno spazio, un percorso e un luogo di incontro, che offra soluzioni in grado di coniugare ricerca, tecnologia, artigianalità e personalizzazione. L’apertura di Londra si inserisce in una precisa strategia di internazionalizzazione del brand che prevede lo sviluppo di spazi monobrand, diretti o in partnership con distributori locali, che permettono all’azienda di avere un’esposizione completa delle proprie collezioni e di veicolare una retail experience coerente con i valori aziendali.”

Un luogo di incontro che a partire dal 21 Settembre 2023 accoglierà architetti e professionisti per dare risposta a ogni tipo di esigenza progettuale e per raccontare a tutti gli stakeholder il concetto dell’abitare secondo Lualdi.

 

London showroom

Suite 100, Princess House, 50 Eastcastle street
W1W 8EA – London

Tel. +44 (0)203 435 7656

infouk@lualdi.com

Lualdi al BAM OPEN AIR DESIGN

Lualdi conferma la presenza alla 3° edizione di BAM Open Air Design, la quattro giorni dedicata al design outdoor tra i prati della Biblioteca degli Alberi di Milano, dal 7 al 10 giugno 2023.

Ideata da COIMA Image all’interno del programma culturale di BAM, in collaborazione con la Fondazione Riccardo Catella, la manifestazione nasce dalla visione di Alida Catella di restituire alla città di Milano un evento che testimonia il cambiamento epocale che stiamo vivendo e che vede nella rigenerazione, nella sostenibilità e nella bellezza il futuro di ognuno di noi.

Uno degli 11 “Red Circle” espositivi della mostra open air ospita l’installazione firmata da Avenue Architects per Lualdi.

L’iconica Shoin celebra la bellezza e la perfezione della natura. Un prisma a base triangolare, delimitato da un’alternanza di ante fisse e pivotanti, ricrea una stanza a cielo aperto, in contatto diretto con il suolo e il cielo. 

L’esterno, in vetro a specchio, si integra e mimetizza con l’ambiente circostante, riverberando uno spaccato di quotidianità del parco. 

Tre porte Shoin pivotanti in vetro trasparente creano una quinta teatrale che consente di accedere a un ambiente intimo e contemplativo. 

All’interno, un lato riproduce su vetro 3 immagini Courtesy Mario Carrieri, frutto della sua ricerca artistica incentrata sui fiori, fotografati come “creature”, la cui estrema bellezza si infrange nella loro stessa fatale caducità. 

Gli altri due lati a specchio creano riflessi e sovrapposizioni di persone e immagini, quasi in un gioco di realtà aumentata. 

L’installazione interpreta anche simbolicamente la perfezione e le potenzialità di vetro e alluminio, che quest’anno sono centrali nella visione strategica e creativa del brand.

 

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Milano Design Week 2023

GLASS CODE

Showroom Lualdi
Foro Buonaparte 74 – Milano

Durante la Milano Design Week 2023, Lualdi ha presentato GLASS CODE, un’installazione firmata da Maurizio Lai che ha trasformato lo showroom in una galleria astratta e immersiva. Il vetro è il protagonista assoluto, mentre luci, geometrie, rifrazioni e riflessi si fondono in un percorso evocativo che invita i visitatori a esplorare il tema della soglia e dell’immaginazione.

Lai, architetto e scenografo, ha voluto esplorare l’idea di porta, come confine sottile tra spazi distinti, indagando la dimensione esperienziale ed emotiva dell’apertura e del passaggio. Il vetro, con la sua trasparenza e la capacità di creare forme e riflessi, si presta egregiamente a rappresentare questo concetto e a trasmettere una sensazione di leggerezza e sospensione.

Il percorso espositivo è studiato come una sorta di illusione e si articola in due tappe complementari. Al piano terra, una sequenza ravvicinata di lastre in stopsol chiaro dà origine alla costruzione di una prospettiva accelerata, enfatizzata da accenti luminosi. Al piano superiore, il tema del portale si esprime con la realizzazione di un elemento artistico totemico, di 4 metri di altezza.

Forme astratte e colori risultano dal gioco di riflessioni e proiezioni di vetri e specchi, in cui la luce, sapientemente applicata, crea un’atmosfera seducente e surreale, che sembra sfidare le leggi della fisica e il piano della realtà.

L’ambiente invita a esplorare le infinite possibilità del vetro e a sperimentare con la percezione.

Il risultato è un’esperienza insolita: uno spazio in cui gli oggetti e gli elementi architettonici si sfumano e si moltiplicano nella luce, creando suggestioni. L’installazione diventa molto più di un’esperienza estetica, invitando il visitatore a riflettere sul rapporto tra spazio e materia e sulla capacità dell’arte di aprire nuovi orizzonti di pensiero.

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Salone del Mobile.Milano 2023

NUOVE GEOMETRIE

Lualdi punta sulla ricerca e la sperimentazione di nuove finiture e accostamenti di materiali.

Lualdi concentra gli sforzi creativi nel 2023 sulla sperimentazione di accostamenti materici e texture inedite per definire nuovi equilibri estetici e funzionali degli spazi. Ciò ribadisce il costante scambio fra creatività e tecnologia che caratterizza la versatilità produttiva del brand.

Le novità sono state presentate al Salone del Mobile.Milano 2023, avendo come costante la ricerca di nuove chiavi di lettura di materiali come vetro, alluminio, legno e tessuto.

Lo stand, frutto della consolidata collaborazione con Piero Lissoni, ha raccontato le potenzialità espressive dei sistemi Lualdi e i prodotti hanno definito gli spazi ingresso, living e home office ricreando un’ambientazione domestica. Quattro scatole dal sapore intimo, come matrioske in cui il visitatore può scoprire la grande varietà e versatilità dei prodotti dell’azienda.

L’azienda sperimenta su alluminio e vetro, non solo attraverso lo studio di pattern e decori che impreziosiscono e conferiscono nuova identità al prodotto, ma anche concentrando gli investimenti industriali in un nuovo polo produttivo dedicato alla lavorazione del vetro che, a Marcallo con Casone, affiancherà l’impianto storico.

La ricerca di nuove potenzialità offerte dal legno procede costantemente, con soluzioni che conferiscono dinamismo ai sistemi di arredamento rendendoli elementi architettonici flessibili, innovativi e di grande impatto decorativo. Intagli e giochi grafici di linee e ombre donano nuova vita alla solidità naturale del legno.

Lualdi approfondisce anche il dialogo con tessuti e pelli, materiali che delineano in modo sempre più netto un avvicinamento, quasi una fusione, fra il prodotto e il mondo dell’arredo. L’uso di questi materiali ha il fine di mostrare soluzioni sempre più flessibili, in grado di caratterizzare l’estetica degli ambienti messi in connessione.

Tutte le nuove finiture giocano con la luce da prospettive tecnicamente differenti, offrendo un ampio spettro di possibilità creative, dalla lavorazione delle superfici alle sovrapposizioni di motivi e all’accoppiamento di materiali diversi.

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Lualdi è partner di Courmayeur Design Week-end 2023

VERSOlaMETA è il tema di Courmayeur Design Week-end 2023, in programma dal 9 al 12 febbraio, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Non solo un gioco di parole, che guarda al mondo del METAVERSO, ma un link tra la realtà a cui siamo abituati e con cui dobbiamo fare i conti e questo mondo virtuale, astratto e perfetto, che sa essere sempre più affascinante e intrigante.

8 FEBBRAIO 2023

Courmayeur Design Week-end infatti è prima di tutto un evento in cui la forza delle relazioni e la connessione con un territorio speciale danno vita ad un microcosmo dove progettisti, aziende ed esperti di design si raccontano per un lungo fine settimana ai piedi e in vetta al Monte Bianco.

Una partnership, quella fra Lualdi e Courmayeur Design Week-end, basata sulla condivisione di valori fondanti. Quelli legati a una “community” che travalica i confini del virtuale e attinge alle radici, quando il termine “comunità” evocava simultaneamente l’intima condivisione tra pochissimi uomini e l’estesa comunanza tra molti.

Per citare Adriano Olivetti, uno dei primi sostenitori del ruolo culturale affidato agli imprenditori, “Impresa come ‘comunità di intenti e interessi’. Impresa come ‘espressione del vivere’ cui prendono parte soggetti diversi, ciascuno portatore di particolari interessi, che cooperano per conseguire una serie di obiettivi comuni che vanno ben oltre i loro interessi individuali. Impresa concepita come entità storico sociale in costante relazione con l’ambiente fisico, sociale e culturale che la circonda”.

Main keynote speaker della terza edizione di Courmayeur Design Week-end sarà l’architetto Piero Lissoni, art director di Lualdi.

“Raccontare una porta è una cosa seria. La porta è una cosa seria. Non si tratta di un semplice buco nella parete: la porta è un elemento carico di significati, un’entità vera che controlla e cura lo spazio,”. La porta è l’elemento di design più evocativo che connette ambienti e persone.

È dedicato ad appassionati e addetti ai lavori il Design TED guidato dal giornalista Giorgio Tartaro, che giovedì 9 febbraio, dalle ore 17.30 al Centro Congressi Courmayeur, coinvolgerà Lualdi in un racconto della propria realtà e dei propri traguardi.

E se la caratteristica principale di Courmayeur Design Week-end resta la capacità di creare e alimentare relazioni, non mancheranno momenti di intrattenimento supportati da Lualdi.

La cabinovia Dolonne di Courmayeur si trasforma in galleria di design sospesa nel paesaggio. Lualdi racconta la propria visione dell’abitare contemporaneo e i valori di marca, attraverso l’interpretazione di una delle cabine.

La capsula, personalizzata esternamente e internamente, diventa un angolo domestico elegante e accogliente grazie alla riproduzione sulla superficie di texture e materiali come legno, alluminio e vetro espressa da Koan e dalla finitura Matrix applicata alla boiserie Wall&Door, perfetta sintesi tra capacità tecnologica e tradizione.

E nel frattempo, grazie alla realtà aumentata, sulle piste appaiono arredi che offrono al pubblico un’esperienza interattiva che “apre le porte” – letteralmente – al mondo Lualdi.

Basterà inquadrare il QR code, riportato sui supporti a bordo pista, per trasformare lo scenario naturale in un set fotografico. Protagonista la porta L41, progettata da Piero Lissoni e connotata da una linea sofisticata e leggera, che svela la meraviglia del panorama naturale e diventa un portale alla scoperta dello showroom milanese di Lualdi.

Arredi di un paesaggio imbiancato, reale e virtuale, da immortalare e condividere su Instagram (l’hashtag ufficiale dell’evento è #CDWE23).

Lualdi è main sponsor anche della tradizionale skiCAD, gara di sci e snowboard per architetti, designer, giornalisti e aziende del settore. L’arena bianca diventa uno showroom openair: a partire dal cancelletto di partenza, le porte che scandiscono il percorso di gara proporranno una selezione di prodotti rappresentativa della proposta del brand.

L’appuntamento è venerdì alle ore 10.00 a Plan Checrouit.

A conclusione della gara, il trofeo, disegnato quest’anno da Progetto CMR, è stato realizzato da Lualdi e racchiude concettualmente artigianalità, stretta connessione con i progettisti, attenzione ai materiali.

Courmayeur Design Week-end 2023 è organizzato dallo Studio Coronel in partnership con Courmayeur Mont Blanc.

 

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Altaj riceve il Good design award 2022

Il riconoscimento internazionale conferma l’importanza del dettaglio nella progettazione

Altaj, il progetto firmato da SBGA | Blengini Ghirardelli per Lualdi, ha ricevuto il Good Design Award 2022, uno dei premi di design più prestigiosi e riconosciuti al mondo.

Fondato a Chicago nel 1950 dagli architetti Eero Saarinen, Charles e Ray Eames, Edgar Kaufmann Jr, il premio viene conferito ai prodotti maggiormente innovativi dell’anno in termini di forma, materiali, costruzione, concept, funzione, utilità, sostenibilità ed estetica.

Giunto alla 72esima edizione, è organizzato ogni anno dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design, in collaborazione con il Centro Europeo per l’Architettura, l’Arte, il Design e gli Studi Urbani e con il Metropolitan Arts Press, Ltd.

2 FEBBRAIO 2023

L’aspetto decorativo emerge così dalla parete, sottolineandone il significato simbolico di attraversamento, di passaggio.

Le motivazioni del riconoscimento sono legate alle possibilità espressive e interpretative del progetto: la collezione è pensata per andare oltre il minimalismo di una filo muro. La porta non scompare nella parete; al contrario, il profilo metallico che incornicia l’anta ne esalta la finitura e sottolinea il significato simbolico di attraversamento, passaggio e connessione.

“Altaj” spiega l’architetto Giuseppe Blengini “nasce dalla volontà di coniugare la semplicità delle forme con la ricerca tecnologica e la performance. Spingendo al limite le potenzialità espressive di questo oggetto e le sue possibilità di personalizzazione”.

La peculiarità di Altaj è costituita dalla sua sottile cornice: un segno grafico lineare che sporge dalla parete con uno spessore minimo di 1,5 cm, conferendo tridimensionalità all’oggetto e al contesto. La simmetria del telaio e l’assenza di incontro fanno di Altaj un elemento molto caratterizzante, anche quando l’anta è aperta.

Proprio per la sua leggerezza, Altaj si presta ad essere personalizzata con diversi materiali, dal legno al gres, dalla pelle alla carta da parati, per creare effetti visivi ben definiti e diventare l’elemento protagonista dello spazio, grazie a un tratto inconfondibile e innovativo.

L’attenzione al dettaglio e l’espressività dei progetti Lualdi creano un dialogo stretto con l’architettura e diventano l’elemento cardine che detta la cifra stilistica e l’atmosfera dell’ambiente circostante.

Lualdi e la tradizione del nuovo

23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano. Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries – 15 luglio – 11 dicembre 2022

L’Esposizione Internazionale di Triennale Milano è l’appuntamento dedicato al design e all’architettura promosso da Triennale in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Una costellazione di mostre e progetti che quest’anno riunisce 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 Paesi; oltre 600 opere; 22 partecipazioni internazionali.

La 23a Esposizione Internazionale affronta il tema dell’ignoto, interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto e aprendo uno spazio di riflessione su “quello che non sappiamo di non sapere”. Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries propone uno sguardo nuovo sullo sconosciuto, come occasione di indagine.  L’ignoto diventa così una dimensione da vivere, un elemento di stupore di fronte alla vastità di ciò che ci sfugge.

18 LUGLIO 2022

L’aspetto decorativo emerge così dalla parete, sottolineandone il significato simbolico di attraversamento, di passaggio.

Le motivazioni del riconoscimento sono legate alle possibilità espressive e interpretative del progetto: la collezione è pensata per andare oltre il minimalismo di una filo muro. La porta non scompare nella parete; al contrario, il profilo metallico che incornicia l’anta ne esalta la finitura e sottolinea il significato simbolico di attraversamento, passaggio e connessione.

“Altaj” spiega l’architetto Giuseppe Blengini “nasce dalla volontà di coniugare la semplicità delle forme con la ricerca tecnologica e la performance. Spingendo al limite le potenzialità espressive di questo oggetto e le sue possibilità di personalizzazione”.

La peculiarità di Altaj è costituita dalla sua sottile cornice: un segno grafico lineare che sporge dalla parete con uno spessore minimo di 1,5 cm, conferendo tridimensionalità all’oggetto e al contesto. La simmetria del telaio e l’assenza di incontro fanno di Altaj un elemento molto caratterizzante, anche quando l’anta è aperta.

Proprio per la sua leggerezza, Altaj si presta ad essere personalizzata con diversi materiali, dal legno al gres, dalla pelle alla carta da parati, per creare effetti visivi ben definiti e diventare l’elemento protagonista dello spazio, grazie a un tratto inconfondibile e innovativo.

L’attenzione al dettaglio e l’espressività dei progetti Lualdi creano un dialogo stretto con l’architettura e diventano l’elemento cardine che detta la cifra stilistica e l’atmosfera dell’ambiente circostante.

Munari definiva il campanello “lo strumentario per comunicare messaggi sonori attraverso le porte secondo il carattere, l’umore, l’umidità e la sensibilità delle persone chiamate a suonare”. Nel 2007, la mostra è stata ripresa da Beppe Finessi, arricchita di documenti inediti e allestita da Marco Ferreri nello showroom milanese di Lualdi, in occasione del centenario della nascita di Munari.

A una serie di porte prodotte da Lualdi, “invece del campanello”, Bruno Munari e Davide Mosconi hanno applicato congegni e strutture che producono i suoni più diversi e strani, in relazione all’immaginario proprietario della porta. Ad esempio, per suonare alla porta del geologo Pietro di Pietra si usa un batacchio che colpisce una lastra di pietra. Per quella del Primario Medico de medici, il battacchio di ottone mediceo, stantuffo a molla, targhetta di carta.

Il Museo del Design ha selezionato sei opere, che andranno a valorizzare le torri che compongono il portale di ingresso.

Torre 1
Fronte legno laccato, battacchio di ottone, stantuffo a molla.
Retro legno laccato, stantuffo a molla, piatto di batteria, legno.

Torre 2
Fronte legno laccato, corda e stoffa.
Retro legno laccato, corda, scacciaspiriti di ottone e legno.

Torre 3
Fronte legno laccato, corda.
Retro legno laccato, corda, campanelli di ottone, nastri.

Torre 4
Fronte legno laccato, richiami per uccelli, pennarello, targhetta di carta
Retro legno laccato

Torre 5
Fronte legno laccato, ponticello e chiavi di legno, corde, targhetta di carta
Retro legno laccato, fori sagomati a “effe”, chiavi di legno

Torre 6
Fronte legno laccato, battacchio di ottone mediceo, stantuffo a molla, targhetta di carta
Retro legno laccato, litofono, corda, ottone, stantuffo a molla

  • Munari definiva il campanello “lo strumentario per comunicare messaggi sonori attraverso le porte secondo il carattere, l’umore, l’umidità e la sensibilità delle persone chiamate a suonare”. Nel 2007, la mostra è stata ripresa da Beppe Finessi, arricchita di documenti inediti e allestita da Marco Ferreri nello showroom milanese di Lualdi, in occasione del centenario della nascita di Munari.

    A una serie di porte prodotte da Lualdi, “invece del campanello”, Bruno Munari e Davide Mosconi hanno applicato congegni e strutture che producono i suoni più diversi e strani, in relazione all’immaginario proprietario della porta. Ad esempio, per suonare alla porta del geologo Pietro di Pietra si usa un batacchio che colpisce una lastra di pietra. Per quella del Primario Medico de medici, il battacchio di ottone mediceo, stantuffo a molla, targhetta di carta.

    Il Museo del Design ha selezionato sei opere, che andranno a valorizzare le torri che compongono il portale di ingresso.

    Torre 1
    Fronte legno laccato, battacchio di ottone, stantuffo a molla.
    Retro legno laccato, stantuffo a molla, piatto di batteria, legno.

    Torre 2
    Fronte legno laccato, corda e stoffa.
    Retro legno laccato, corda, scacciaspiriti di ottone e legno.

    Torre 3
    Fronte legno laccato, corda.
    Retro legno laccato, corda, campanelli di ottone, nastri.

    Torre 4
    Fronte legno laccato, richiami per uccelli, pennarello, targhetta di carta
    Retro legno laccato

    Torre 5
    Fronte legno laccato, ponticello e chiavi di legno, corde, targhetta di carta
    Retro legno laccato, fori sagomati a “effe”, chiavi di legno

    Torre 6
    Fronte legno laccato, battacchio di ottone mediceo, stantuffo a molla, targhetta di carta
    Retro legno laccato, litofono, corda, ottone, stantuffo a molla

Lualdi si aggiudica il premio HKDA GDA 2021 con la collezione Ying

Lualdi si aggiudica il premio HKDA GDA 2021 nella sezione Silver, categoria Furniture, con la collezione Ying, disegnata da Steve Leung per il brand nel 2020.

Yíng fonde perfettamente il know-how italiano, riconosciuto in tutto il mondo, con un’estetica ispirata alla storica eredità cinese, svelando un continuum tra tradizione e modernità, tecniche artigianali e soluzioni industriali, design ed eleganza senza tempo.

24 GIUGNO 2022

L’aspetto decorativo emerge così dalla parete, sottolineandone il significato simbolico di attraversamento, di passaggio.

Le motivazioni del riconoscimento sono legate alle possibilità espressive e interpretative del progetto: la collezione è pensata per andare oltre il minimalismo di una filo muro. La porta non scompare nella parete; al contrario, il profilo metallico che incornicia l’anta ne esalta la finitura e sottolinea il significato simbolico di attraversamento, passaggio e connessione.

“Altaj” spiega l’architetto Giuseppe Blengini “nasce dalla volontà di coniugare la semplicità delle forme con la ricerca tecnologica e la performance. Spingendo al limite le potenzialità espressive di questo oggetto e le sue possibilità di personalizzazione”.

La peculiarità di Altaj è costituita dalla sua sottile cornice: un segno grafico lineare che sporge dalla parete con uno spessore minimo di 1,5 cm, conferendo tridimensionalità all’oggetto e al contesto. La simmetria del telaio e l’assenza di incontro fanno di Altaj un elemento molto caratterizzante, anche quando l’anta è aperta.

Proprio per la sua leggerezza, Altaj si presta ad essere personalizzata con diversi materiali, dal legno al gres, dalla pelle alla carta da parati, per creare effetti visivi ben definiti e diventare l’elemento protagonista dello spazio, grazie a un tratto inconfondibile e innovativo.

L’attenzione al dettaglio e l’espressività dei progetti Lualdi creano un dialogo stretto con l’architettura e diventano l’elemento cardine che detta la cifra stilistica e l’atmosfera dell’ambiente circostante.

ETHER: il portale del futuro

Da un lato il mutamento dei comportamenti sociali e dei modelli abitativi, dall’altro lo sviluppo tecnologico ripropongono una nuova fisionomia tradizionale dell’oggetto porta, traslandolo in un contesto di nuovi valori di cui il design si fa interprete fondamentale e consapevole. La porta è uno degli oggetti che persiste di più nel tempo. È l’oggetto transitivo per eccellenza: in grado di suggellare il passaggio tra Architettura e Interior.

ETHER è un sistema innovativo di porte, firmato Marco Piva per Lualdi, dotato di uno stipite evoluto: la colonna verticale, che accoglie un’interfaccia sviluppata da Microdevice, realtà italiana specializzata in building automation & control systems, è completamente inglobata e dissimulata all’interno del sistema porta.
Il Design diventa così lo strumento che consente di stabilire la connessione con il pubblico, per offrire un’esperienza fuori dal comune.
Uno sguardo al futuro che mette insieme il know-how di Lualdi con le più avanzate tecnologie, per farle protagoniste di creazioni dal design unico.

Il sistema condensa in sé un’interfaccia intelligente, ricca di comandi, altamente personalizzabile e capace di evolversi e adattarsi alle esigenze di ciascuno: la configurazione avviene attraverso una semplice connessione dati.

9 GIUGNO 2022

L’aspetto decorativo emerge così dalla parete, sottolineandone il significato simbolico di attraversamento, di passaggio.

Le motivazioni del riconoscimento sono legate alle possibilità espressive e interpretative del progetto: la collezione è pensata per andare oltre il minimalismo di una filo muro. La porta non scompare nella parete; al contrario, il profilo metallico che incornicia l’anta ne esalta la finitura e sottolinea il significato simbolico di attraversamento, passaggio e connessione.

“Altaj” spiega l’architetto Giuseppe Blengini “nasce dalla volontà di coniugare la semplicità delle forme con la ricerca tecnologica e la performance. Spingendo al limite le potenzialità espressive di questo oggetto e le sue possibilità di personalizzazione”.

La peculiarità di Altaj è costituita dalla sua sottile cornice: un segno grafico lineare che sporge dalla parete con uno spessore minimo di 1,5 cm, conferendo tridimensionalità all’oggetto e al contesto. La simmetria del telaio e l’assenza di incontro fanno di Altaj un elemento molto caratterizzante, anche quando l’anta è aperta.

Proprio per la sua leggerezza, Altaj si presta ad essere personalizzata con diversi materiali, dal legno al gres, dalla pelle alla carta da parati, per creare effetti visivi ben definiti e diventare l’elemento protagonista dello spazio, grazie a un tratto inconfondibile e innovativo.

L’attenzione al dettaglio e l’espressività dei progetti Lualdi creano un dialogo stretto con l’architettura e diventano l’elemento cardine che detta la cifra stilistica e l’atmosfera dell’ambiente circostante.

In un unico oggetto trovano posto funzioni diverse: da comandi base – come un’accensione e/o uno spegnimento – fino a sistemi di comunicazione, allarme, monitoraggio e sanificazione dell’aria, molto più strutturati.

ETHER può collegarsi a qualunque sistema di comando: è sempre possibile monitorarne tutte le funzioni da remoto e avere un controllo h24 direttamente dal proprio smartphone.

Il sistema Ether può inoltre essere combinato con pareti a secco, studiate appositamente per integrarsi alla tecnologia del prodotto ed essere applicate sia in contesti di nuova costruzione sia in interventi di retrofit energetico. In occasione del lancio della collezione, tale soluzione viene presentata in collaborazione con Saint Gobain in qualità di partner tecnico.

La soluzione Saint-Gobain integra ETHER all’interno di sistemi dalle elevate prestazioni di comfort termico e acustico, che rispettano alti standard di sostenibilità ambientale.

Infine, ETHER è pensato per essere installato anche in contesti storico/monumentali come barra comandi applicata a pareti stand alone.

  • In un unico oggetto trovano posto funzioni diverse: da comandi base – come un’accensione e/o uno spegnimento – fino a sistemi di comunicazione, allarme, monitoraggio e sanificazione dell’aria, molto più strutturati.

    ETHER può collegarsi a qualunque sistema di comando: è sempre possibile monitorarne tutte le funzioni da remoto e avere un controllo h24 direttamente dal proprio smartphone.

    Il sistema Ether può inoltre essere combinato con pareti a secco, studiate appositamente per integrarsi alla tecnologia del prodotto ed essere applicate sia in contesti di nuova costruzione sia in interventi di retrofit energetico. In occasione del lancio della collezione, tale soluzione viene presentata in collaborazione con Saint Gobain in qualità di partner tecnico.

    La soluzione Saint-Gobain integra ETHER all’interno di sistemi dalle elevate prestazioni di comfort termico e acustico, che rispettano alti standard di sostenibilità ambientale.

    Infine, ETHER è pensato per essere installato anche in contesti storico/monumentali come barra comandi applicata a pareti stand alone.

Finiture e accessori

Per il lancio di ETHER, Marco Piva e Lualdi hanno sviluppato tre versioni per altrettante tipologie di utilizzo. Ogni versione viene proposta con un pacchetto di finiture e accessori studiati per il tipo di funzione. Le combinazioni materiche di legno, vetro e alluminio sono specifiche per i diversi scenari d’uso del sistema.
Gli accostamenti iconici esprimono una ricca e armonica proposta di soluzioni estetiche e materiche, come è consuetudine dei prodotti Lualdi.

 

RESIDENTIAL
Anta in legno rovere Thermowood chiaro
Stipite in alluminio nero
Colonna verticale in vetro grigio ferro

WELLNESS
Anta in vetro retrolaccato grigio ferro
Stipite in alluminio spazzolato
Colonna verticale in vetro nero

OFFICE
Anta in laccato opaco grigio calce
Stipite in alluminio spazzolato
Colonna verticale in vetro grigio calce