Raccontare una porta
Lo showroom Lualdi di Foro Buonaparte 74 a Milano riapre al pubblico come nuovo spazio monomarca, frutto di un restyling che interpreta l’anima più moderna e internazionale dell’azienda.
La location è la medesima, l’ex Teatro Olympia, un luogo caro alla Milano dei primi del ‘900, che da anni ospita il brand Lualdi.
1 AGOSTO 2021
“Abbiamo pensato al nuovo showroom come ad una vetrina internazionale sui prodotti e sulla filosofia dell’azienda – racconta Pierluigi Lualdi, Direttore Marketing e Responsabile della Divisione Contract. Più che uno spazio, un percorso, che racconti a tutti i nostri stakeholder il concetto dell’abitare secondo Lualdi, con soluzioni in grado di coniugare ricerca, tecnologia, artigianalità e personalizzazione”.
E se da una parte Lualdi volge lo sguardo al futuro oltrepassando i confini nazionali, dall’altro resta ben salda alle sue origini e a Milano, città alla quale è legata intrinsecamente e a cui deve l’origine del suo successo, come racconta Olga Lualdi, Responsabile Comunicazione: “Milano ha per il brand un forte valore simbolico perché la nostra storia come azienda di design è nata e si è sviluppata grazie allo stretto legame con gli architetti fautori della ricostruzione cittadina a partire dagli anni ’50, in particolare Luigi Caccia Dominioni, esponente di quello stile milanese che ha segnato la storia del design e dell’architettura della seconda metà del ‘900. Prodotti come la LCD62 o diversi anni più tardi la porta Super sono proprio i simboli di quella svolta industriale che nel corso degli anni si è raffinata, si è evoluta, decretando l’ingresso dell’azienda nel mondo del design”.
Welcome, la collezione di Philippe Starck per Lualdi
L’anima del progetto, concepito per il mondo dell’Hotellerie, è costituita dal sistema di accessori – maniglia, segnapasso e numero, a cui si aggiunge il tablet – che prende vita sull’anta. La porta si trasforma quindi in un vero e proprio strumento “di servizio”, deputato al riconoscimento dei volti, al riscaldamento degli ambienti, all’invio di messaggi, all’accoglienza e alla protezione.
15 GIUGNO 2021
Il risultato è una collezione futurista, che immagina e interpreta un nuovo modo di concepire gli ambienti dell’Hospitality attraverso una visione avanguardistica, capace di anticipare le richieste di un settore per sua natura molto dinamico.
Commenta Phillippe Starck: “La porta è un elemento vitale che utilizzo molto nei miei progetti. Una porta non è un oggetto, è un momento, un’azione, l’inizio di una storia. Una porta è sempre straordinaria perché unisce due lati, due mondi. Una porta è un mistero, un dramma, un’opera.”